Quella dell’Aremogna è nell’Appennino una delle aree con la maggiore densità di impianti per gli sport invernali tanto che andare a farci un
giro a piedi nella stagione invernale
tra sciatori che sfrecciano un pò dovunque potrebbe essere un’esperienza poco remunerativa.
Nelle altre stagioni, invece, il piazzale dell’Aremogna è un buon punto di partenza per comode passeggiate su sentieri e sterrate di servizio
che gradualmente prendono quota portando
senza faticare troppo ad altitudini di tutto rispetto.
Se poi si ha modo di “scollinare” verso est l’ampia dorsale che collega Le Toppe del Tesoro con il Monte Pratello ci si trova d’improvviso
catapultati in un ambiente dai vasti orizzonti,
attraverso un complesso di altopiani dove regnano silenzio e solitudine, coronati da montagne imponenti come il Monte Greco e la Serra Rocca Chiarano.
Girovagando per strade sterrate e sentieri non è difficile raggiungere il Lago di Pantaniello: un piccolo specchio d’acqua naturale un pò appartato,
autentica rarità che ci è stata
tramandata dalla notte dei tempi e che da sempre muta forma e dimensioni all’alternarsi delle stagioni, ma è sempre li per dissetare gli animali di
passo ed allietare la vista di noi escursionisti.
Non esiste in questa zona un percorso, una via normale, da privilegiare e ciascuno è libero di ritagliarsi un’escursione su misura; volendo si può
infatti spendere anche un’intera giornata
spostandosi a vista, a passo lento per pianori e creste, rimanendo per ore immersi nel più totale silenzio, senza quasi incontrare anima viva!
Ed è proprio per questa ragione questa volta non c’è una “traccia dell’escursione” di quelle che abitualmente proponiamo nelle nostre relazioni,
bensì solo qualche scatto fotografico che possa
essere un incentivo per alzarsi presto un mattino ed andare a fare un bel giro lassù.